SCARPE COL TACCO O SCARPE BASSE?

SCARPE COL TACCO O SCARPE BASSE?

Oggi voglio dedicare questo nuovo articolo alle DONNE e parlare della sempre difficile scelta tra le scarpe col tacco e le scarpe basse...

Oggi voglio dedicare questo nuovo articolo alle DONNE e parlare della sempre difficile scelta tra le scarpe col tacco e le scarpe basse.

Per chi come me vive in un negozio di scarpe e per la maggior parte serve delle donne, nell’universo femminile c’è dentro fino al collo e ogni giorno affrontiamo questo problema.
Perchè in fondo le scarpe col tacco piacciono a tutte…ma per una serie di considerazioni che poi vedremo, molte, (forse anche tu) non le scelgono.

Ma partiamo dall’inizio…

Le donne, quando acquistano le scarpe hanno due problemi:

Il primo è uguale a quello degli uomini: STARCI BENE dentro, portarle per ore e ore senza pensieri. (potevo dire anche…che siano comode…ma mi dava un senso di sanitaria..)

Il secondo, che gli uomini in genere non sentono, è quello di SLANCIARSI, apparire più belle, più femminili, più fighe insomma!

PROBLEMA: Spesso l’esigenza due è in aperto contrasto con l’esigenza uno.

Le soluzioni sono semplicemente tre sempre dando per scontato che la scarpa sia di quelle valide. ( quelle conosco, sennò devi leggere qualche altro blog :-))

La prima soluzione è che ti adatti a portare le scarpe basse per tutto il giorno: questa è la famosa scelta di buonsenso o prudente

Ti scegli una scarpa in morbida pelle e a seconda del tuo gusto e della tua personalità puoi andare su una ballerina, una scarpa a ometto, un tronchetto oppure una sneaker.

A me le scarpe basse piacciono, però devono essere belle, particolari, avere un giusto stile altrimenti si rischia forte. Si rischia la banalità.

Cosa vuol dire essere banali, o meglio presentarti con un look banale?

Devi sapere che questa cosa è dalla maggior parte delle persone sottovalutata. Insomma, non è una priorità e può creare serie difficoltà.

Per farti un esempio ti racconto una storia vera, un episodio accaduto nel nostro negozio. Ti premetto una cosa molto importante: quel giorno c’ero io e quindi parlo della mia esperienza in prima persona, ma lo stesso tipo di servizio è la regola applicata da tutti noi che ci lavoriamo.

Elisabetta, una mia cliente che fa la venditrice per conto di un’azienda pubblicitaria, quando l’ho conosciuta alcuni anni fa, non dava assolutamente importanza all’impatto che possono avere le GIUSTE scarpe. (…e per essere sinceri, anche quelle brutte o banali hanno un impatto che però non è quello voluto, magari)

Ricordo perfettamente la prima volta che entrò in negozio e mi indicò in vetrina una delle scarpe esposte.

Dentro di me non le ho viste adatte a lei, le ritenevo troppo classiche per la sua figura, ma visto che non ci conoscevamo, ho ubbidito alla sua richiesta e gliele ho portate.

Prima di farle provare le scarpe però, ho voluto conoscere la persona.

Chi era, che lavoro faceva, come intendeva usare le scarpe. Sono delle domande molto semplici, ma che ci permettono di entrare un po’ “dentro” per poter svolgere bene il nostro lavoro. Che detto tra di noi in segreto, non è quello di vendere le scarpe, ma quello di valorizzare la persona che abbiamo davanti, facendole fare bella figura con gli altri e nello stesso tempo darle ore e ore di benessere.

Beh…una volta conosciuta un po’ Elisabetta, ho avuto la forza di portarla verso una scarpa con un po’ più di grinta, con un po’ più di personalità, che OSASSE un po’ di più.

Pian piano, sono riuscito a farle capire che le scarpe, se belle, sono come le lucette degli alberi di Natale. Danno luce, importanza anche ad un look piuttosto normale e a tutta la persona.

Perché se a un look  “classico” ci abbiniamo anche una scarpa di quelle normali, anonime, come quelle che purtroppo si trovano nella maggior parte dei negozi, abbiamo fatto un disastro. Appari spenta e priva di brio.

Mi potresti anche dire “embè…a me non interessa…”

Io non so che lavoro fai tu, ma so che Elisabetta che per mangiare deve vendere (come me del resto) con una giusta immagine ha tutto un altro appeal con i clienti…e questo a fine mese fa tutta la differenza, posto che sia logicamente un’ottima professionista. Ma questo vale poi, in tutte le professioni, anche se fai l’insegnante. Non ti piacerebbe ricevere sguardi di ammirazione e rispetto dai genitori, dagli alunni e dai colleghi? Prova a presentarti con un paio di scarpe sgualcite vecchie e sporche…vedrai che l’effetto ci sarà sicuramente.

Tornando a Elisabetta, la vidi dopo qualche tempo, felice e soddisfatta. Mi raccontò che le era successo una cosa completamente nuova, che le aveva fatto molto piacere. Addirittura alcune persone la avevano fermata per strada facendole i complimenti per le scarpe…e volevano sapere dove le aveva comprate.

E da quel giorno, il nostro rapporto è splendido, come quello che vorrei avere con tutte le mie clienti.

“Antonio, che mi dai stavolta?” mi dice ogni volta che torna in negozio…

Quindi, in conclusione, se vuoi portare una scarpa bassa è molto importante che sia “ricca”, particolare, sennò casca il palco.

Per darti un’indicazione economica, devi investire un po’ di soldini…diciamo tra i 150 e i 200 euro per fare centro e avere i piedi nel morbido e il look adeguato.
 
La seconda soluzione è quella di slanciarsii portando le scarpe col tacco…occhio alle vesciche però…

Certo che parlare di tacchi è un po’ troppo generico.

Bisogna vedere l’altezza di cui si parla, la forma del tacco e la struttura della scarpa su cui sono montati.

L’ALTEZZA


I tacchi possono essere di varie altezze. Un tacco 50 (di 5 centimetri) è quello più facile da portare, ti consente di tenerlo per tutto il giorno senza creare danni alla schiena e alla postura. Oggi stanno tornando prepotentemente di moda…e quindi è una buona occasione da sfruttare.

Il tacco 70 comincia a essere più slanciato, e continua a essere “camminabile”. E’ forse la miglior soluzione per chi deve indossare i tacchi tutto il giorno e vuole avere un look elegante.

Il tacco 90 è il tacco più slanciato “possibile” per il nostro corpo. Attenzione, per tacco 90 intendo anche i tacchi più alti, tipo il 120 con un plateau di 30. La differenza, e quindi la camminata è sempre 90.  Chiaro che questa soluzione ti dà il massimo della femminilità, della grinta ma vai un po’ a sacrificare la tua postura.

I tacchi più alti esistono, ma sono dei veri e propri strumenti di tortura. Le conseguenze che portano a chi li indossa non valgono la candela. Per cui, sapendo questo, rinunciamo a proporli anche se a volte sono molto belli…e fanno fare “cattivi” pensieri…

LA FORMA


Anche la forma dei tacchi è importante e incide sulla portabilità. Il tacco grosso è molto più stabile, sportivo. Sicuramente più adatto se lo devi portare tutto il giorno e fino ai nove centimetri è abbastanza portabile.

Chiaramente esiste anche il tacco sottile. Il più intrigante, raffinato e iconico tacco che si possa trovare. In grado di trasformare un’educanda in una bomba sexy!

Naturalmente qui bisogna fare ancora più attenzione sia per non prendere una storta alla caviglia, sia per non “entrare” nelle fessure dei sanpietrini e nelle grate. In questo caso sai come va a finire…La copertura del tacco si ritira e ci vuole un bravissimo calzolaio per rendere ancora utilizzabile la scarpa.

LA STRUTTURA


Una delle cose più sottovalutate dalle persone è la struttura della scarpa e la sua forma. Per struttura intendo la qualità dei rinforzi che vengono messi per far sì che la scarpa mantenga la giusta forma (rinforzo sul tallone e sulla punta)…insomma che non si deformi dopo due volte che la metti…e poi non ti stà più sui piedi.

Altro aspetto fondamentale in una scarpa col tacco è la lamina di acciaio contenuta all’interno della suola, (lo sapevi che dentro ce n’è una?) che deve sostenere il tuo arco plantare. Se è troppo leggera (per far uscire la scarpa a un prezzo più basso) il tacco può spezzarsi e comunque quando cammini ti rendi conto che non c’è stabilità, con tutti i rischi del caso per le tue povere articolazioni.

Infine la forma. Quando si costruisce una scarpa col tacco bisogna comunque tenere conto che dentro ci deve stare un piede. Alcune aziende quindi cercano il giusto compromesso tra una calzata comoda e una forma sensuale e slanciata (e sono quelle più difficili da scovare…) altre puntano tutto sull’estetica (con dei dolori ai piedi allucinanti) altre ancora puntano sulla larghezza della calzata…ma con dei risultati davvero tristi (con quelle scarpe col tacco potresti sembrare una tua vecchia zia zitella)

Un consiglio: prima di indossare una scarpa col tacco per delle ore (come una giornata al lavoro o per una cerimonia) è necessario abituare il piede. All’inizio quando le scarpe sono nuove si possono tenere per un po’ di tempo in casa, poi si possono usare per qualche ora e una volta superato questo test sei pronta per tenerle tutto il giorno.

Anche nel caso dei tacchi (e forse a maggior ragione) la scarpa deve essere di qualità, fatta con un bel pellame e soprattutto con un design giusto E ADATTO AL TUO PIEDE.

Qui, da parte di chi vende, ci vuole ancora più “occhio”. Un’ attenta analisi è in grado di capire se una certa scarpa può dare problemi.
La terza soluzione: utilizzare sia le scarpe basse che i tacchi per esprimere tutti gli aspetti della tua personalità

La regola base per rispettare la nostra schiena e la nostra salute nel lungo periodo è quella di portare i tacchi saltuariamente.

L’ideale è che li indossi nel fine settimana, per una cena, per una cerimonia o qualche giorno particolare al lavoro.

Inoltre, usando tutte le altezze di scarpe, puoi veramente dare un’immagine di te, la più varia: Grintosa di giorno con un bel tronchetto e molto femminile la sera con un bel tacco a stiletto ad esempio.

Questa è la scelta che io preferisco e di solito consiglio sia per motivi posturali che di look, ma l’importante è che ogni persona trovi la sua giusta immagine adatta alla sua personalità.

E ora…ecco la tua chiave d’accesso alle scarpe che ti fanno “volare” e che possono trasformare la tua vita.

Buon divertimento.

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